Entrée

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Concerto di musica e danza francese del XVII e XVIII secolo

Lo spettacolo si snoda in una continua alternanza di brani musicali e quadri danzati sulle note di compositori che hanno segnato la storia della musica francese del XVII e XVIII secolo, Lulli, Campra, Pignolet de Monteclair, Hotteterre, Marais.

I quadri danzati sono rievocazioni del repertorio coreografico teatrale francese di Guillaume Louis Pécour e Raoul-Auger Feuillet, ispirati a smaliziate finzioni e intrighi galanti, a momenti intimi e manifestazioni pubbliche della società del tempo, a lazzi e pantomime della Commedia dell’Arte.

Cembalo e concertazione Andrea Perugi
Coreografie e ricostruzioni coreografiche Gloria Giordano
Costumi Enrica Bizzarri, Silvia Rossi

INTERPRETI
Gloria Giordano, Francisco José Carbajal de Lara danzatori

Ester Castriota soprano
Martino Noferi oboe, flauto
Enrico Parizzi violino
Francesca Chiocci viola da gamba
Andrea Perugi cembalo e concertazione

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RECENSIONI edizione 1997

Servizio di
Alessandra Giacomucci

FOLIGNO - La grazia del movimento che ricama preziosi decori nell'aria sulle note della musica di autori che hanno fatto grande la cultura francese tra il XVII ed il XVIII secolo: questi gli ingredienti di "Entrée", lo spettacolo che il festival "Segni Barocchi" propone stasera, con inizio alle 21.15, al Teatro San Carlo. Un mix di fattori cui si aggiunge quello, altrettanto importante, del rigore storico che permea tutti gli elementi di questa produzione allestita da un ensemble di artisti di grande spessore.
Non solo i costumi, fedelmente ripresi o comunque ispirati all'iconografia del tempo, daranno all'armonico intrecciarsi di danza, musica e canto il sapore del tempo. Anche gli strumenti musicali, affidati ad Andrea Perugi(cembalo e concertazione), Paolo Faldi(oboe e flauto) e Humberto Orellana Quiroz (viola da gamba), sono riprodotti dagli originali. Attenta alla storia ed all'evoluzione dello stile della danza, ricostruita sulle <<Recueils des dances>> di Feuillet e Pécour: queste le caratteristiche della coreografia diGloria Giordano, che mostrerà al pubblico del festival la perizia tecnica ed interpretativa raggiunta in questo particolare stile. Accanto a lei si muoverà sul palcoscenico Ferdinando Gagliardi, prestigioso ballerino di fama internazionale. A rendere ancora più suggestiva la serata contribuirà la voce di Ester Castriota, che ha fatto del repertorio barocco una specializzazione nella quale riesce a tradurre passione, impegno e talento. Così, mentre i delicati movimenti delle braccia faranno da contrappunto ai complessi ricami creati dai piedi dei danzatori, sollevati dalla magia della danza.


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FOLIGNO - La delicata grazia dei movimenti che intrecciano nell'aria preziosi ricami accompagnati dalla musica creata dagli artisti del XVIII secolo in Francia saranno i protagonisti di "Entrée"spettacolo in programmma questa sera alle ore 21,15 al Teatro San Carlo di Foligno, nell'ambito del festival "Segni Barocchi". A caratterizzare questo momento d'arte sarà il rigore storico e la fedeltà

dell'epoca di riferimento. Non solo i costumo, la cui realizzazione è curata da Enrica Bizzarri e Silvia Rossi, sono esattamente ripresi o fortemente ispirati a quelli del tempo, ma anche gli strumenti, affidati ad Andrea Perugi (cembalo e concertazione), Paolo Faldi (oboe e flauto) e

Humberto Orellana Quiroz (viola da gamba) sono stati riprodotti dagli originali.
Lo studio della coreografia ricostruita con pazienza e passione sulla base principalmente delle "Recueils des dances" di Feuillet e Pecour, è di Gloria Giordano, una vera e propria specialista della danza barocca che offrirà in questo spettacolo un saggio della propria altissima capacità interpretativa e tecnica insieme a Ferdinando Gagliardi, artista del movimento di fama internazionale che vanta al

suo attivo collaborazioni prestigiose tra le quali quelle con Roberto de Simone, Sergio Vartolo, Lorenzo Mariani, il teatro dell'Opera di Losanna.
Ad arricchire di ulteriore interesse questo tuffo nel tempo sarà la voce di Ester Castriota, diplomata al conservatorio di Firenze che ha affrontato nel corso di una brillante carriera i più importanti ruoli del repertorio barocco.
"Sulle note degli autori che hanno segnato la storia della musica francese" dicono gli organizzatori "da Lully a Campra a

Couperin si aprono spaccati d'epoca. Dal rigoroso apprendimento della danza fino alla sua manifestazione pubblica, dall'astrazione al gioco dell'inquieto e ambiguo dell'ambivalenza uomo-donna a lazzi e pantomime di personaggi della Commedia italiana nella rilettura francese. I quadri danzati ripropongono esclusivamente coreografie del repertorio teatrale, nell'intento di mostrare la raffinatezza del linguaggio barocco ornato da delicati "port de bras" ed arricchito da brillanti ed intricati movimenti di piedi".

Una serata, quella di questa sera a Foligno, che si inscrive in pieno nello spirito che anima il festival folignate, la cui proposta di riscoperta del barocco come luogo e occasione di sperimentazione e contaminazione ha conquistato il crescente interesse del pubblico.


RECENSIONI edizione 2005

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© Gloria Giordano 2014